2 – 4
10′ – 20′
10 +
anno 2017
regole di Davide Bassanelli
qui le regole MOSCÁNS in formato carta da gioco (11 MB)
Ogni confezione di MOSCÁNS, assemblata a mano, contiene: regole in italiano, 55 carte da gioco in cartoncino triplex alta qualità più 4 carte extra.
Sapienti viticoltori coltivano la propria vigna con l’intento di produrre il migliore Moscato di Scanzo dell’anno! Dopo la raccolta dei rigogliosi grappoli, il necessario appassimento per giungere infine alla vinificazione di un moscato dai sentori di amarena, chiodi di garofano, miele d’acacia, rosa canina e salvia sclarea.
MOSCÁNS, il gioco di carte del Moscato di Scanzo, è stato ideato da Davide Bassanelli con la preziosa collaborazione di Aurora Scarpellini, che ne ha realizzato la grafica. Le carte, in cartoncino triplex, sono Made in Italy di Poligrafica Srl.
Il progetto nasce nel 2017 da una nuova simbiosi tra l’associazione Sotto Alt(r)a Quota e l’associazione Strada del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi, la quale, oltre all’intenzione di fare del gioco un veicolo di promozione del Moscato di Scanzo, vino d’eccellenza della produzione italiana, ha voluto aprire la strada a una fresca e originalissima idea per la propria festa, attesissima come ogni anno.
Ecco le regole in sintesi: i giocatori dovranno dapprima costruire un grappolo con il retro delle carte, poi farlo appassire voltandole sul fronte, infine la vinificazione decreterà il vincitore!
Il Moscato di Scanzo
Il Moscato di Scanzo è ad oggi la più piccola Docg d’Italia. Vino di grande pregio, è un Moscato passito a bacca rossa, ottenuto dall’omonimo vitigno autoctono coltivato su un territorio di soli 31 ettari, esclusivamente nel comune di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo.
Le uve sono rese uniche dal microclima locale e dalla formazione rocciosa su cui crescono le viti, il Sass de Luna, una formazione calcareo marnosa molto particolare che affiora sulle colline scanzesi.
La caratteristica di questa roccia è l’incredibile durezza e resistenza quando si trova nel sottosuolo, al riparo dagli agenti atmosferici, e l’estrema friabilità una volta esposta al particolare microclima collinare; questo processo naturale di sfaldamento e sgretolamento conferisce ai primi centimetri di terreno un’alta mineralità, ma anche una scarsa disponibilità idrica, caratteristica importantissima per la coltivazione del Moscato di Scanzo, il quale fatica a svilupparsi e ad affondare le proprie radici nelle rocce durante i primi anni di vita.
La vendemmia avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre dove le uve meticolosamente selezionate vengono poste in appassimento per un minimo di 21 giorni. La procedura di appassimento avviene adagiando le uve su graticci oppure in apposite cassette in ambienti ventilati o termo condizionati, al fine di controllarne l’evoluzione ed evitare la formazione di muffe.
Il disciplinare di produzione, prevede che per almeno 2 anni, il prodotto rimanga in vasche d’acciaio per affinare le sue qualità e conservato poi in bottiglia, sempre in condizioni ambientali favorevoli, anche per diversi anni.
Per ulteriori informazioni visita: